Allertati i sindaci dei comuni interessati dal piano di dimensionamento

LA MAPPA DELLE SCUOLE A "RISCHIO"

 

Per carenza di bimbi potrebbero non partire le classi prime

 

VITERBO - La disposizione del ministro Moratti non si presta ad equivoci: le classi che non raggiungono il numero di dieci alunni vanno soppresse. Nella Tuscia le scuole con classi a rischio di soppressione sono tredici e riguardano le elementari e la materna. 

Questa è la mappa completa delle elementari: istituto comprensivo di Canino, plesso di Celere; istituto comprensivo di Montefiascone, plesso di Sipicciano; direzione didattica di Capranica, plesso di Proceno; direzione didattica di Soriano nel Cimino, plesso di Sant'Eutizio, direzione didattica di Vetralla, plesso di Villa San Giovanni in Tuscia; direzione didattica secondo circolo di Viterbo, plesso di Tobia; istituto comprensivo di Bagnoregio, plesso di Civitella d'Agliano; istituto comprensivo di Bagnoregio, plesso di Vetriolo; direzione didattica primo circolo, plesso di Monterazzano; direzione didattica primo circolo di Civita Castellana, plesso di Sassacci. Le scuole sono in ordine di rischio, ovvero, la prima, quella di Canino, è più a rischio di quella di Sassacci. Questo per quanto concerne le scuole elementari. Per le scuole d'infanzia a rischio ci sono tre sezioni. Si tratta del turno pomeridiano della scuola di Gradoli, di quello antimeridiano di Gallese Scalo e antimeridiano di via Gramsci, a Civita Castellana.

 Il documento in questione è stato già inoltrato ai sindaci interessati. Se sulla carta si parla senza ombra di dubbio di soppressione, nella realtà si sta lavorando per rimediare alla situazione. 

"L'elenco in questione - afferma l'assessore provinciale Erino Pompei - potrebbe essere modificato, visto che, per quanto ci compete, sia noi che i sindaci che il provveditorato, non lasceremo nulla di intentato per evitare la soppressione delle classi. Ci sono intanto alcune scuole cosiddette di montagna che vanno difese, ci sono poi altre scuole distanti dal capoluogo, la cui soppressione creerebbe disagi notevoli per il trasporto dei bambini. Insomma, di possibilità per evitare la soppressione ce ne sono più d'una e noi non lasceremo nulla di intentato. Non dimentichiamo, infine, che l'elenco delle scuole a rischio potrebbe essere modificato già nei prossimi giorni, visto che il termine delle iscrizioni scade a fine mese, per cui c'è tutto il tempo per modificare la situazione". 

Non si parla, infine, solo di chiusure e di soppressioni, visto che, per quanto concerne gli istituti superiori, il provveditorato ha richiesto l'attivazione di tre nuovi indirizzi di studi. Si tratta dell'indirizzo tecnico per il turismo al Cardarelli di Tarquinia, dell'indirizzo tecnico per i servizi turistici al Canonica di Vetralla e dell'indirizzo serale tecnico commerciale al Cardarelli.

Beatrice Masci